Matteo Cereda si è laureato in Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano nel 2005 e ha iniziato la sua carriera di ricerca come ricercatore presso l’IRCCS E. Medea (Bosisio Parini, IT), dove ha studiato l’impatto delle varianti genetiche sullo splicing alternativo. Ha conseguito il dottorato in Sistemi Complessi in Genomica presso l’Università di Torino nel 2010, durante il quale si è formato nel gruppo del Prof Jernej Ule al MRC Laboratory of Molecular Biology (Cambridge, UK), concentrandosi sulle interazioni proteina–RNA. Dopo il dottorato, Matteo ha svolto attività di ricerca post-dottorato presso l’Istituto Europeo di Oncologia e successivamente al King’s College London, nel gruppo della Prof Francesca Ciccarelli. In questo contesto, ha studiato l’evoluzione tumorale, l’eterogeneità e la resistenza ai farmaci, contribuendo a programmi internazionali di sequenziamento del genoma del cancro su larga scala. Nel 2017 ha ottenuto il suo primo finanziamento AIRC per studiare la deregolazione dello splicing alternativo nel cancro e ha fondato il laboratorio di Genomica del Cancro e Bioinformatica presso l’Istituto Italiano per la Medicina Genomica, all’interno dell’IRCCS Candiolo Cancer Research Center (Candiolo, IT). Dal 2021 è Professore Associato presso il Dipartimento di Oncologia e Emato-Oncologia dell’Università degli Studi di Milano. Nel corso della sua carriera, Matteo ha consolidato strumenti computazionali avanzati e strategie molecolari per indagare in maniera sistematica la biologia del cancro, con particolare attenzione all’eterogeneità tumorale. Integrando dati multi-omici con approcci matematici, ha dimostrato come genetica, plasticità e interazione con il sistema immunitario guidino la progressione tumorale e la resistenza alle terapie. Ha inoltre introdotto un paradigma di “less is more” nell’analisi trascrittomica, migliorando l’interpretazione di dataset eterogenei su larga scala. In particolare, ha dimostrato che la regolazione epi-trascrizionale dello splicing dell’RNA guida la progressione del carcinoma della prostata, una delle realizzazioni più significative della sua carriera. Da Ottobre 2025 Matteo dirige il gruppo di ricerca “Meccanismi regolatori dell’RNA in oncologia traslazionale” presso IFOM. La sua ricerca interdisciplinare unisce biologia computazionale e molecolare con l’oncologia traslazionale. il suo laboratorio è focalizzato sullo studio della produzione di RNA con una prospettiva ingegneristica, integrando framework analitici avanzati, inclusa l’intelligenza artificiale, con tecnologie molecolari ad alta risoluzione come il sequenziamento di terza generazione su larga scala. L’obiettivo della sua ricerca è approfondire la comprensione meccanicistica delle reti di regolazione dell’RNA in contesti eterogenei ed espandere il potenziale terapeutico degli approcci basati sull’RNA in ambito clinico.