IFOM Biobanca

Biobanca

Colture primarie e modelli preclinici

Unit info

La Biobanca di IFOM è una struttura appositamente creata per gestire la raccolta, il processamento e la conservazione di campioni biologici umani provenienti da donatori consenzienti (ad esempio: DNA, RNA, sangue, plasma, siero, urina, feci, tessuti, linee cellulari, blocchi di tessuto , nonché xenotrapianti e organoidi derivati da pazienti tumorali) andando incontro alla crescente domanda dei ricercatori che desiderano intraprendere studi sul cancro di natura traslazionale o clinica e per applicare le conoscenze dalla ricerca di base in ambito terapeutico. I campioni biologici e i dati clinici di alta qualità sono una risorsa chiave per sviluppare e convalidare nuovi biomarcatori e terapie.

La piattaforma consiste in uno spazio di stoccaggio criogenico dotato di sensori O2 e allarmi per le operazioni di sicurezza, che ospita due serbatoi di azoto liquido per la conservazione dei campioni in fase gassosa, e di uno spazio separato contenente due frigoriferi + 4 ° C, due -20 ° C e due congelatori a -80 ° C (tutti collegati a un gruppo elettrogeno di riserva in caso di interruzione di corrente) e un armadio per la conservazione di campioni di tessuto inclusi in paraffina come pure di vetrini contenenti sezioni di tessuti. I campioni, contenuti in provette o altri supporti, sono etichettati utilizzando il codice a barre 2D Data-Matrix. I sensori di allarme controllano il livello di azoto liquido in ciascuna unità criogenica e la temperatura dei frigoriferi e congelatori è controllata attraverso un sistema centralizzato di monitoraggio e registrazione. L'accesso ai siti è riservato agli operatori autorizzati mediante l'utilizzo di badge elettronico assegnato individualmente.

Il workflow e la rintracciabilità dell’intera collezione dei campioni biologici è interamente supportato dal software Freezer-Pro Elite della RURO basato su Web e conforme ai requisiti HIPAA. Tale software permette di monitorare il movimento dei campioni, l’integrazione con stampanti e scanner per l’etichettatura 2D e l’identificazione dei campioni, la gestione dei dati clinici e dei consensi informati campione-associati, l’autenticazione degli utenti, le possibili restrizioni riguardo l’autorizzazione all'accesso dei campioni, nonché audit completi.

Le procedure operative standard (SOP), la gestione del disaster recovery, la sicurezza, la protezione e privacy dei dati dei campioni sono conformi alle linee guida IARC “Common Minimum Technical Standards and Protocols for Biobanks Dedicated to Cancer” e “ISBER best practices for repositories” per i depositi. Solo i campioni umani deidentificati o resi anonimi e i documenti associati sono archiviati nel biorepository.

La Biobanca IFOM è governata da un comitato esecutivo, che attraverso un comitato di gestione e accesso ai campioni e dati, supervisiona le attività e le migliori pratiche, il rispetto delle normative vigenti e l’ottimizzazione dei flussi di lavoro.

Domenico Delia

Domenico Delia

Domenico Delia ha conseguito la laurea in Scienze Biologiche nel 1974 e la specialità in Biologia Marina Subacquea presso l'Università degli Studi di Messina. Dal 1975 al 1981 ha intrapreso studi post-dottorato presso l'Imperial Cancer Research Fund, Londra (ora Cancer Research UK), studiando la biologia delle leucemie linfoblastiche acute pediatriche e del normale processo di ematopoiesi, consentendo lo sviluppo di reagenti immunologici per la diagnosi e la classificazione delle leucemie, come pure lo sviluppo di anticorpi per l'identificazione, la purificazione e la caratterizzazione del processo differenziativo delle cellule staminali ematopoietiche midollari. Da fine 1981 ha svolto attività di ricerca presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, interessandosi ai linfomi non-Hodgkin e ai meccanismi di resistenza all’apoptosi. Ha inoltre chiarito gli eventi biochimici connessi con l'attivazione di Chk2 da parte di ATM nella risposta al danno al DNA. Ha sviluppato modelli in vitro basati sulla riprogrammazione di cellule somatiche in iPSCs e derivazione di neuroni per lo studio del processo neurodegenerativo legato al deficit di ATM in pazienti con Atassia Telangiectasia. È entrato a far parte dell'IFOM nel 2016 come collaboratore, supervisionando il laboratorio per la produzione di iPSC umane, ed il Biorepository.

Strumenti Biobanca

Unit members

Ilaria Rancati
Isabella Ponzanelli

Lab support

Cinzia Cancellieri
Laura Carmignani
Eleonora Verga
Stefania Lavore
Giuseppe Ossolengo